NAPOLI INQUINATA – AIDACON METTE IN MORA IL COMUNE

inquinamento napoliNapoli città dei veleni. Il dato, preoccupante, viene fornito dirattamente dall’Arpa Campania che, nell’ultimo bollettino disponibile sulla qualità dell’aria, informa i cittadini che esistono centraline dove, dall’inizio del 2013, il livello del pm10 non è mai sceso sotto il livello di guardia. Napoli, già in passato ha  guidato la classifica nazionale dei superamenti dei limiti di legge per le concentrazioni di Pm10 (polveri sottili). Purtroppo non è il solo primato negativo del capoluogo partenopeo, il quale è  ultimo anche nella classifica relativa alla vivibilità !! Ma non è tutto. Napoli e la Campania hanno il triste primato per i maggiori casi di tumore accertati negli ultimi anni e tutto ciò è la naturale conseguenza dello smog, dell’emergenza rifiuti e delle discariche abusive. “I cittadini napoletani non ne possono più di subire i danni causati delle gravi  omissioni di chi li governa”, tuona l’Avv. Carlo Claps, Presidente Aidacon, “ bisogna reagire con forza, è giunto il momento di dire basta, non si può continuare a morire in questa città, a causa dell’inquinamento !! “  Per la prima volta, dei cittadini, rappresentati e difesi dai legali dell’Associazione per la difesa dell’ambiente e dei consumatori,metteranno in mora il Comune di Napoli e  la Regione Campania, minacciandoli di adire l’Autorità Giudiziaria competente, affinché adottino ( urgentemente) dei piani d’azione ( definitivi) per evitare i superamenti giornalieri dei valori massimi di particelle fini, che avvengono nella città partenopea.

Infatti, i legali dell’Aidacon,  in virtù di quanto previsto dalla normative vigente in materia, nonché dalla Direttiva Comunitaria in materia di valutazione e di gestione della qualità dell’aria  (Direttiva del Consiglio 27 settembre 1996, 96/62/CE, in materia di valutazione e di gestione della qualità dell’aria ambiente), la quale prevede che gli Stati membri devono predisporre piani d’azione che indicano le misure da adottare a breve termine in casi di rischio di un superamento dei valori limite e/o delle soglie d’allarme, al fine di ridurre il rischio e limitarne la durata, hanno preparato le diffide da inviare al Sindaco di Napoli, nonché a tutte le Istituzioni competenti, intimandoli ad adottare, nel più breve tempo possibile, le misure idonee ( diverse da quelle adottate fino ad ora chiaramente insufficienti) a diminuire i valori massimi di inquinamento dell’aria, fino a ridurli ai minimi termini. I cittadini rappresentati dall’Aidacon, in virtù della normativa suddetta, potranno esigere  dalle competenti autorità, in forza del diritto comunitario, la predisposizione di un piano d’azione, in caso di rischio di superamento dei valori massimi o delle soglie di allarme.In mancanza, matureranno i presupposti affinchè i legali dell’Aidacon possano adire l’Autorità giudiziaria competente.  In tal modo,  le istituzioni competenti avranno l’obbligo di adottare, a breve termine, sotto il controllo del giudice nazionale, nel contesto di un piano di azione, le misure idonee a ridurre al minimo il rischio di superamento dei valori massimi o delle soglie di allarme ed a ritornare gradualmente ad un livello inferiore ai detti valori, tenendo conto delle circostanze di fatto e dell’insieme degli interessi in gioco.Inoltre, in caso di reiterato inadempimento  da parte del Comune di Napoli,  legali dell’Aidacon, come riferisce ancora il Presidente Avv. Carlo Claps potranno avviare un’azione collettiva al fine di ottenere l’accertamento delle responsabilità dei soggetti istituzionali  nonché il risarcimento di tutti i danni subiti dai cittadini.

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