VITTORIA DEI CONTRIBUENTI: LA PRIMA CASA E’ IMPIGNORABILE

cassazioneLa grande battaglia portata avanti dall’AIDACon, Associazione dei consumatori, da sempre impegnata a combattere gli abusi commessi da Equitalia S.p.A., nei confronti dei contribuenti, sembra finalmente aver raggiunto uno degli obiettivi principali.
Infatti, la Corte di Cassazione con la sentenza numero 19270/2014 ha enunciato un importante principio di diritto in materia di impignorabilità della prima casa.
Ma procediamo con ordine.
Nel 2007, l’Aidacon Consumatori ottenne una importantissima sentenza del Tribunale di Napoli V^ Sez. – Giudice Dott. Giorgio Sensale, in materia di iscrizione ipotecaria ex D.P.R. n° 602/73.
La sentenza in oggetto ( LA PRIMA IN TAL SENSO) ebbe una notevole importanza per migliaia di cittadini, i quali, nel tempo, si videro ipotecare l’immobile di proprietà dalla attuale Equitalia, già Gestline S.p.A., a causa di presunti crediti vantati da Enti vari.
In particolare il Tribunale di Napoli stabilì che l’iscrizione ipotecaria effettuata dalla società della Riscossione è illegittima quando effettuata in virtù di un credito inferiore all’importo di ottomila euro.
A seguito di tanto, intervenne la Cassazione a Sezioni Unite con la sentenza n.4077 depositata in cancelleria il 22 febbraio 2010, che confermò tale orientamento, in merito alla iscrizione ipotecaria da parte dell’Agente della Riscossione, precisando che: “… basta rilevare che rappresentando un atto preordinato e strumentale all’espropriazione immobiliare, anche l’ipoteca soggiace al limite per essa stabilito, nel senso che non può essere iscritta se il debito del contribuente non supera gli 8.000,00 euro”.
Finalmente, poi, intervenne il Legislatore, il quale innalzò il limite per poter iscrivere ipoteca a € 20.0000,00, nonché il limite al di sotto del quale non si può procedere alla vendita dell’immobile a € 120.000,00.
Infine, nel 2013, con il D.l. n. 69 del 21/06/2013, convertito dalla Legge 09 agosto 2013 n. 98, ancora il Legislatore, sulla scorta di quanto sopra, rese impignorabile la prima casa!!
In relazione a quest’ultima importante conquista per i cittadini, però, parte della dottrina, nonché il Ministero dell’Economia e delle Finanze avevano specificato che la norma in questione non aveva efficacia retroattiva e, pertanto, non era applicabile nei processi esecutivi già avviati alla data del 21 giugno 2013.
Con la sentenza numero 19270/2014, depositata lo scorso 12 settembre, si chiude anche quest’ultimo capitolo, e si ribadisce il principio secondo cui Equitalia non può pignorare la prima casa e che vanno cancellate anche le iscrizioni anteriori al 21 giugno 2013 perchè illegittime.
La sentenza, quindi, estende l’impignorabilità di tutte le prime case a tutti i procedimenti esecutivi intrapresi da Equitalia, a prescindere dalla data di entrata in vigore del provvedimento, purché non si tratti di immobili di lusso.
Gli Ermellini hanno basato la propria decisione sul fatto che ” la norma disciplina il processo esecutivo esattoriale immobiliare, e non introduce un’ipotesi di impignorabilità sopravvenuta del suo oggetto ” perciò ” la mancanza di una disposizione transitoria comporta che debba essere applicato il principio per il quale, nel caso di successione di leggi processuali nel tempo, la nuova norma disciplina non solo i processi iniziati successivamente alla sua entrata in vigore, ma anche i singoli atti di processi iniziati prima “.
In definitiva, precisa l’Avv. Carlo Claps, Presidente Aidacon Consumatori – www.aidacon.it – [email protected] – questa sentenza avrà delle ripercussioni positive per migliaia di contribuenti vessati dalle Società della Riscossione, in quanto potranno chiedere la cancellazione delle iscrizioni illegittime anche anteriori al 21 giugno 2013, inoltre, il Fisco non potrà più colpire gli immobili qualificati come prima casa.
Bisogna anche precisare che, per prima casa si intende la sede in cui il contribuente sottoposto a processo esecutivo dimora stabilmente ed effettivamente cosa che, di fatto, esclude gli immobili accatastati come beni di lusso.
Resta un’ultima battaglia ancora da vincere in materia di esecuzione esattoriale. Infatti, l’Aidacon chiederà con forza al Legislatore di intervenire per impedire che le prime case possano essere soggette ad ipoteca esattoriale.

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