L’OMS ha dichiarato la pandemia a seguito dell’emergenza Coronavirus, ma quali sono gli effetti giuridici che scaturiscono a seguito di un evento così straordinario ed imprevedibile?
L’Avv. Carlo Claps, civilista, esperto nella difesa dei diritti dei consumatori, Presidente di Aidacon Consumatori, ha specificato: “Tra i fatti straordinari ed ed imprevedibili , intesi come cause di forza maggiore , rientra sicuramente la pandemia dichiarata dall’OMS, a causa dell’emergenza Coronavirus”.
“Nel nostro ordinamento non esiste una definizione precisa di forza maggiore, in quanto non vi è alcuna norma che descriva in modo specifico la fattispecie in esame. In genere, la forza maggiore è rappresentata come un evento, naturale e non, di forza tale da non potervi resistere. Tale evento determina la persona a compiere un atto positivo o negativo in modo necessario ed inevitabile. Esso, quindi, diventa una causa di esonero dalla responsabilità o di risoluzione del contratto con diritto alla restituzione dell’eventuale anticipo, senza applicazione di penali. Diverse sono le norme del codice civile che fanno riferimento al termine “forza maggiore” , tra cui l’art. 1467 c.c. ( “contratto con prestazioni corrispettive”), che riconosce al debitore la facoltà di richiedere la risoluzione del contratto, nel caso in cui la prestazione da lui dovuta sia diventata eccessivamente onerosa per fatti straordinari ed imprevedibili, estranei alla sua sfera d’azione.
Pertanto, è evidente che l’emergenza che stiamo vivendo può causare il mutamento e/o il venir meno di moltissimi rapporti giuridici e quindi di tantissimi contratti.
Infatti, in questi giorni, numerosissime sono state le richieste di aiuto inviateci dai consumatori, precisa ancora l’Avv. Carlo Claps, che ci chiedono cosa accadrà ai loro contratti di fitto, alle prenotazioni di pacchetti turistici, o di un biglietto aereo ecc… e quindi come si dovranno comportare. Naturalmente, è chiaro che ogni questione rappresenta un caso a se e necessita di uno studio specifico.
Un cittadino, ad esempio, precisa ancora Claps, ci ha segnalato che, dopo aver prenotato una crociera a gennaio 2020, versando un acconto di € 800,00, a seguito della dichiarazione della pandemia, aveva richiesto la risoluzione del contratto, con restituzione della caparra, ma si era sentito rispondere che avrebbe dovuto versare l’intero importo a saldo, aspettare gli eventi e, nel caso, attendere il rimborso da parte dell’assicurazione. Chiaramente siamo intervenuti, diffidando la controparte invitandola all’immediata restituzione dell’acconto versato, senza l’applicazione di penali.
Chi ha acquistato un biglietto aereo ed il volo è stato cancellato, a causa dell’emergenza coronavirus, potrà richiedere la risoluzione contrattuale, con rimborso del costo del biglietto, senza addebito di penalità. Naturalmente, il consumatore non potrà pretendere alcun risarcimento danni.
Un’altra domanda frequente riguarda i rapporti di locazione, soprattutto ad uso commerciale, anche in questo caso, è evidente che il conduttore, in caso di forza maggiore e, quindi, di sopravvenuta impossibilità ad utilizzare il bene locato, può chiedere il recesso anticipato o la sospensione dei pagamenti.
Anche chi, per esempio, sta pagando la retta di una scuola o di una palestra, purtroppo, rimaste chiuse a seguito di provvedimenti di urgenza del Governo, può risolvere il contratto, non pagando il debito residuo, oppure godere della prestazione successivamente all’esito della cessazione dello stato di emergenza, o addirittura chi ha già pagato anticipatamente il costo dell’intero contratto, ad esempio un abbonamento allo stadio, per assistere agli incontri della propria squadra del cuore, ha diritto alla restituzione parziale del prezzo, relativo alle gare a cui non ha potuto assistere.
Insomma, tantissimi sono i rapporti giuridici che verranno meno a seguito dell’emergenza Coronavirus , a tal proposito, abbiamo creato una “task force”, in particolare una squadra di legali pronti ad aiutare i consumatori in difficoltà, i quali potranno inviare le proprie richieste di aiuto all’indirizzo mail: [email protected].